Il Ciampi in Piazza Unità con i reduci del ’54

Presentato il fitto calendario delle celebrazioni, che avranno il loro momento "clou" il 4 novembre Ciampi in piazza Unità, con i reduci del '54 Mostre, convegni, concerti, francobollo commemorativo, tripode tricolore..
Il Piccolo 17/10/04

di Silvio Maranzana

Una grande e coreografica parata militare sulle Rive con rappresentanze di tutti i reparti militari che entrarono in città nel 1954 e con la sfilata per la prima volta dei corazzieri a cavallo con la fanfara dinanzi alla nave-scuola della Marina militare "Amerigo Vespucci" e alla portaelicotteri "Garibaldi", ormeggiate davanti a piazza Unità. Sulla tribuna delle autorità, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini e il ministro della Difesa Antonio Martino. Sarà questo, la mattina del 4 novembre, il momento clou delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del ritorno dell' Italia. Ciampi sarà a Trieste esattamente mezzo secolo dopo la prima visita in città di un presidente della Repubblica italiana, Luigi Einaudi, che percorse in macchina le rive tra la folla osannante il 4 novembre 1954

Nell'imminenza dell'avvio delle celebrazioni, che partiranno già giovedì con il prologo della staffetta podistica Roma-Trieste, che successivamente porterà la fiaccola per accendere il tripode a simboleggiare l'unità nazionale, e si concluderanno il 17 novembre con un concerto di cori alpini e le immagini della grande adunata, il Comune ha presentato le manifestazioni. In municipio, accanto al sindaco Roberto Dipiazza, c'era uno stuolo di assessori: Gilberto Paris Lippi, Fulvio Sluga, Angela Brandi e Maurizio Bucci, oltre al presidente dell'Aiat, Franco Bandelli

Il presidente Ciampi giungerà in città già nella tarda mattinata di mercoledì 3 novembre e a palazzo Gopcevic inaugurerà la mostra rievocativa "Trieste e il ritorno all'Italia. Immagini dagli archivi Alinari"

Intitolerà quindi la rinnovata sala del Ridotto del Teatro Verdi al maestro De Sabata e incontrerà il Consiglio comunale e le autorità cittadine. Nel teatro assisterà poi al concerto dell'Orchestra sinfonica del Verdi diretta dal maestro Aldo Ceccato con il violinista Salvatore Accardo. Il 4 novembre sarà dapprima al Sacrario di Redipuglia. La cerimonia sulle Rive incomincerà alle 10.30. Sono poi previsti gli interventi delle autorità cittadine, del capo di Stato maggiore della Difesa, del vicepresidente Fini e dello stesso Ciampi. Quindi la sfilata dei reparti lungo le Rive

L'altro momento clou delle celebrazioni avverrà il 26 ottobre, giorno dell' anniversario della seconda Redenzione. In piazza Unità alla presenza del ministro delle Telecomunicazioni Maurizio Gasparri sarà conferita la cittadinanza onoraria ai reggimenti fanteria San Giusto e Piemonte cavalleria alla presenza del nuovo comandante militare del Friuli Venezia Giulia, brigadier generale Andrea Caso. Si potrà assistere anche allo spettacolare arrivo in piazza a bordo di mezzi d'epoca di reduci dei reparti militari entrati a Trieste nel 1954

Sempre il 26 ottobre giungerà la fiaccola partita dall'Altare della patria a Roma, con al seguito un lungo tricolore portato da giovani atleti triestini che dopo aver sostato in alcuni luoghi simbolo della memoria, accenderà il tripode tricolore che sarà appositamente allestito nei pressi del monumento ai Bersaglieri e che arderà fino al 4 novembre. Il ministro Gasparri nell' auditorium del "Revoltella" presenterà il francobollo celebrativo emesso da Poste italiane e poi inaugurerà una mostra rievocativa alla Posta centrale

Un altro ministro, Mirko Tremaglia sarà a Trieste già domenica prossima e visiterà la mostra fotografica del Tricolore vivente che si inaugurerà questo giovedì in galleria Tergesteo. Le più belle foto dei seimila ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione costituiranno un calendario che verrà distribuito nelle scuole e nelle comunità degli italiani all'estero

"Chiuderemo così un anno eccezionale per la città – ha commentato il sindaco Dipiazza, ricordando anche che l'exploit finale potrebbe essere l' aggiudicazione dell'Expo – mai come nel 2004 si è parlato tanto di Trieste in Italia e nel mondo"

Più caustico il vicesindaco Paris Lippi che ha preso di mira soprattutto le dichiarazioni di Luca Visentini il quale venerdì aveva parlato di "malcelate nostalgie di regime e di celebrazioni volgari e strapaesane, anziché di un' occasione che andava sfruttata per essere approfondimento, riflessione, riconciliazione e commozione". "Pensi piuttosto alla crisi industriale che c 'è in città – ha replicato Lippi – anziché volersi ritagliare un po' di spazio in vista di una carriera politica futura. Parla di feste paesane perché ha avuto il coraggio di chiederci 60 milioni di euro per un concerto

Né io né Bucci abbiamo mai speso tanto. Fa l'offeso perché non gli abbiamo dato l'auditorium del Revoltella, ben sapendo che per regolamento quella sala non può essere concessa né a partiti né a sindacati"

Poi Lippi ha attaccato chi ha parlato delle bandierine tricolori rimaste appese in vari punti della città fin da prima dell'adunata degli alpini: "Chi si offende per la presenza del tricolore, rimanga pure offeso: l'accusa non ci tange." Infine se l'è presa con il "Piccolo" che ha scritto che la mostra principale, quella alla vecchia piscina Bianchi che esporrà anche automobili e oggetti dell'epoca aprirà a celebrazioni finite. "Nulla è in ritardo – ha commentato – si è deciso di diluire gli eventi nell'arco di molti mesi. Quella alla Bianchi si aprirà 'attorno' all'11 novembre". A fine conferenza, dinanzi ad altri assessori ha ammesso: "Volevamo farla prima questa mostra, ma abbiamo saputo che Ciampi preferiva inaugurare quella della Alinari e non potevamo fargli inaugurare tutto, allora abbiamo deciso di posporla"

Fatto sta che la mostra alla "Bianchi" e la sua inaugurazione non compaiono nel pur fitto programma di celebrazioni e manifestazioni distribuito alla stampa che pure cita per sabato 23 l'inaugurazione della mostra sui campi profughi istriani, fiumani e dalmati all'ex centro raccolta profughi di Padriciano

Numerosi anche gli eventi collaterali, tenuto conto che i due convegni di approfondimento allestiti dal Comitato scientifico presieduto da Arduino Agnelli in collaborazione con l'università e che presentano anche relatori di rilievo nazionale, verranno presentati nei prossimi giorni. Sabato e domenica si svolgerà un incontro commemorativo dello storico raduno del Vespa Club Italia: nel 1954 i vespisti portarono il tricolore al sindaco Gianni Bartoli. Lunedì 25 a Duino ci sarà lo scoprimento di un cippo commemorativo del passaggio delle truppe italiane. Una fiaccolata partirà dalla chiesa di San Giovanni in Tuba e si esibirà la fanfara dei bersaglieri

Mercoledì 27 al Teatro Verdi vi sarà un concerto della banda principale della Polizia di Stato. Il primo novembre la Fiaccola della fraternità alpina accenderà lampade votive, tra l'altro, al cimitero austro-ungarico di Prosecco, al monumento ai Caduti a San Giusto, alla Risiera e alla Foiba di Basovizza. Il 3 novembre vi sarà la celebrazione dello storico sbarco dei bersaglieri del 1918. Il 5 e l'8 novembre deposizione di una corona d'alloro e messa in ricordo dei Caduti del 1953. Il 13 novembre si svolgerà la cerimonia di intitolazione del piazzale del Ferdinandeo ai "Caduti di Nassiriya".