Nato a Trieste nel 1858, nel 1877, dopo gli studi medi, si iscrive al Politecnico di Vienna 1878, per sottrarsi al servizio militare austriaco, fugge clandestinamente a Roma, dove, proseguendo gli studi universitari, diventa uno degli elementi più attivi del movimento irredentistico
1882, in occasione dei festeggiamenti per il quinto centenario della cosiddetta "dedizione" di Trieste all'Austria e dell'annunciata visita di Francesco Giuseppe alla città, egli parte per Trieste, armato con due bombe, insieme con l'istriano D. Ragosa con il proposito di compiere un attentato contro l'imperatore; 16 settembre, denunciato alla polizia da alcuni delatori, viene arrestato a Ronchi; 20 dicembre, condannato a morte, nonostante una campagna mondiale per la clemenza, viene impiccato nella caserma Grande di Trieste.