Discorso del Presidente della Provincia Scoccimarro

50° ANNIVERSARIO DEL RITORNO DI TRIESTE ALL’ITALIA: 4 NOVEMBRE
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRIESTE FABIO SCOCCIMARRO
 NEL CORSO DELLA CERIMONIA SVOLTASI IN PIAZZA UNITA’ D’ITALIA.

"Signor Presidente della Repubblica, Onorevole Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Onorevole Ministro della Difesa, Autorità civili, militari e religiose, Signore e Signori.
in questa piazza, lo scorso 26 ottobre, pochi giorni fa, abbiamo celebrato il 50° anniversario della seconda Redenzione di Trieste. In quell’occasione, è stata conferita la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria di sei triestini che nel novembre ’53 pagarono con la vita il desiderio di vedere questo territorio ricongiungersi con la patria.
Grazie a Lei, Signor Presidente, che ha accolto la richiesta della Lega Nazionale, Piero Addobbati, Erminio Bassa, Leonardo Manzi, Saverio Montano, Francesco Paglia e Antonio Zavadil saranno ricordati come gli ultimi eroi del Risorgimento Nazionale.
I triestini quindi vivono con entusiasmo la ricorrenza del 50° anniversario della riunificazione con l’Italia, entusiasmo però velato da un’ombra di tristezza per quei 350 mila connazionali che per poter affermare il loro diritto a continuare ad esserlo furono costretti ad abbandonare le loro case in Istria, a Fiume e in Dalmazia sotto l’incedere delle violenze del regime dittatoriale di Tito.
Le istituzioni triestine, a questo proposito, si stanno adoperando affinché vengano aggiunte ai testi scolastici questa ed altre pagine di storia volutamente dimenticate.
L’intenzione di trasmettere questa testimonianza alle nuove generazioni nasce dalla consapevolezza che soltanto chi preserva il proprio passato può essere protagonista del futuro.
E proprio le nuove generazioni cominciano a condividere quei valori che Lei Presidente Ciampi ha voluto fortemente riprendere, facendole sentire orgogliose di cantare l’inno nazionale e di raccogliersi attorno al tricolore, cosa che abbiamo potuto apprezzare qui a Trieste attraverso la moltitudine di bandiere che già durante l’Adunata Nazionale degli Alpini sono state esposte dalla nostra cittadinanza.
In occasione della mia visita al nostro contingente militare in Iraq, ho potuto osservare quello stesso orgoglio d’appartenenza all’Italia nei volti degli straordinari uomini e donne delle nostre Forze Armate.
A loro per tutto quello che hanno fatto e che continueranno a fare per la sicurezza locale ed internazionale voglio indirizzare un messaggio di sincera riconoscenza.
Proprio il nostro territorio che più di altri ha lottato e voluto fortemente l’Italia, è però consapevole delle opportunità che ci vengono offerte dalla nuova Europa all’interno della quale possiamo vantare di avere un’invidiabile posizione strategica.
Trieste deve quindi impegnarsi per il raggiungimento di traguardi quali il rilancio del Porto, l’alta velocità ferroviaria, l’ulteriore sviluppo delle istituzioni scientifiche e prima ancora in ordine di tempo l’assegnazione dell’Expò Internazionale del 2008.
A tal riguardo, Signor Presidente voglio esprimerle la gratitudine mia personale e della nostra gente per il Suo imprescindibile sostegno alla decisione del Consiglio dei Ministri di candidare Trieste a rappresentare l’Italia.
Sono convinto che sapremo raccogliere con successo questa come altre sfide.
Naturalmente, come ebbe modo di scrivere un grande poeta, Giosuè Carducci, toscano come Lei, Presidente Ciampi:CON L’ITALIA NEL CUORE!!"