26 OTTOBRE 1954: TRIESTE RITORNA ITALIANA
SOTTO IL SEGNO DELLA LEGA NAZIONALE , L'INIZIO DELLE CERIMONIE PER IL CINQUANTESIMO
Cinquant'anni orsono c'erano delle barre che separavano, ad occidente, il Comune di Duino-Aurisina dalla Repubblica Italiana.
Bisognava presentare i documenti, attendere che le barre si alzassero per potersi dirigere verso Monfalcone, verso Venezia, verso Roma.
Il 26 ottobre 1954, quelle barre inique sono state rimosse, rispettando la volontà delle popolazioni, rispettando il senso della Storia e della Giustizia.
Nel cinquantesimo anniversario di quella rimozione la Lega Nazionale (d'intesa con il Comune di Duino-Aurisina e con il contributo della Provincia di Trieste e della Cava Romana) ha collocato un cippo a ricordo di quello storico evento.
Molte centinaia di persone allo scoprimento del cippo della Lega a Duino
L'iniziativa promossa dalla Lega Nazionale, con la quale si è dato l'avvio alle celebrazioni del cinquantenario, è stata segnata da un successo di partecipanti che ha travalicato le più ottimiste previsioni. Cinque pullman e decine e decine di mezzi privati hanno portato ai Lupi di Toscana centinaia e centinaia di triestini, di giuliani con le più diverse provenienze. Il corteo era aperto dal Gonfalone della Città di Trieste, da quelli della Provincia e del Comune di Duino Aurisina e dalla bandiera della Lega Nazionale; seguivano le autorità tra le quali il Ministro degli Italiani all'Estero on. Tremaglia; poi le bandiere ed i labari delle associazioni degli Esuli e d'Arma e quindi la lunga, lunghissima fiaccolata dei tanti cittadini che avevano risposto all'invito della Lega.
Giunti in corrispondenza del cippo è stata la volta del saluto del Presidente della Lega Paolo Sardos Albertini, di quelli del Presidente della Provincia Scoccimarro e del Sindaco di Duino Aurisina Giorgio Ret. A conclusione le parole del Ministro Tremaglia, lo scoprimento del cippo ad opera del Principe di Torre Tasso e la benedizione da parte di don Ugo.
Spente le fiaccole, i partecipanti si sono quindi allontanati ed il cippo della Lega Nazionale è rimasto a ricordate quel iniquo confine che separava Trieste dalla madre patria.
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