Esposizione all’amianto nei campi profughi

L’Unione degli Istriani informa di un’importante iniziativa che si propone di ottenere un riconoscimento per il risarcimento dei danni provocati dall’esposizone all’amianto per i profughi istriani fiumani e dalmati.

Migliaia di essi hanno infatti vissuto dopo l’esodo a stretto contatto con la sostanza cancerogena, ampiamente presente nei materiali di costruzione delle baracche dei diversi campi profughi sparsi in tutta Italia in cui furono ospitati.

Quella dell’Unione degli Istriani non è una semplice proposta, ma un concreto risultato da raggiungere, supportato anche dal parere favorevole ottenuto da diversi studi legali di Trieste e della Capitale oltre a quello delle associazioni a difesa dei diritti dei malati.

Lo spunto per questa idea è nato già all’epoca delle prime ricerche archivistiche effettuate dal Gruppo Giovani dell’Unione degli Istriani per l’allestimento della mostra C.R.P. Centro Raccolta Profughi di Padriciano: si è infatti appurato che migliaia di esuli hanno dormito nei loro letti a castello, a volte anche per decenni, a pochi centimetri dalle lastre in eternit dei tetti che ricoprivano le baracche dei campi, fatto confermato dalle testimonianze di moltissimi profughi.

L’Unione è in possesso di diverse centinaia di planimetrie di baracche dei principali campi ed ha inoltre cominciato a raccogliere numerosissimi dati (molti dei quali testimoniano diversi casi di mesotelioma polmonare direttamente riconducibile all’esposizione all’amianto o all’eternit), indispensabili per procedere con la richiesta di riconoscimento.

Si invitano quindi tutti gli esuli che hanno vissuto in tali strutture a fornire i propri dati presso la sede dell’Unione degli Istriani in via Silvio Pellico 2 (34100 Trieste), info@unioneistriani.it , 040.636.098.

modulistica

Modelli A e B

Allegato 1 (solo per i residenti nel Friuli Venezia Giulia)

Istruzioni

Una volta compilata andrà restituita entro il 30 ottobre 2005 all’Unione degli Istriani – soggetto che è riferimento e titolare dell’azione ormai avviata- che provvederà poi ad inoltrare la richiesta.