Amedeo di Savoia Aosta ai Triestini

Ci è pervenuto un messaggio di S.A.R. Amedeo di Savoia Aosta ( socio delle Lega Nazionale !) indirizzato ai cittadini di Trieste in occasione del 50° anniversario del ritorno della città all'Italia. Siamo lieti di proporne il testo integrale:

Triestini!

Cinquant'anni fa Trieste ritornava all'Italia. Celebrare questa data, com'è scritto nel manifesto celebrativo del Comune "non è prevaricazione nazionalistica, ma semplicemente rispetto per la storia, la cultura, i sentimenti di un popolo."

Una storia di dolore e gloria che ha segnato il nostro Risorgimento sino ai Caduti nelle prima guerra mondiale, centomila dei quali riposano a Redipuglia con mio nonno, Emanuele Filiberto, il comandante della III Armata. Ma poi, alla guerra vinta, seguì quella perduta. Con le tremende ingiustizie patite dai triestini dopo il 30 aprile 1945 in un'alternanza di violenze e barlumi di speranze: nove anni che hanno conosciuto l'orrore delle foibe, l'esodo di trecentomila istriani, fiumani, dalmati, scacciati dalle loro terre, tragicamente conclusi nell'eccidio dei sei "ragazzi del '53" uccisi dalle forze di occupazione Alleate, mentre manifestavano chiedendo di veder esposto il Tricolore in Municipio. Morti per rivendicare nella bandiera il simbolo di un'identità nazionale e un radicato sentimento di amor di Patria.

Un anno dopo la città ritornava all'Italia. Era un martedì, cinquant'anni fa come oggi. Le cronache ci raccontano che, nonostante la pioggia e la bora, sin dall'alba del 26 ottobre 1954 i triestini erano nelle strade ad accogliere i nostri soldati che arrivavano a Duino: la gente piangeva, cantava, rideva, cercò di portarsi a casa un ricordo di quella straordinaria giornata, strappando ai militari mostrine, bottoni della giubba, piume dai berretti…. E quando attraccarono al molo l'incrociatore Duca degli Abruzzi e i tre caccia di scorta anche i marinai vennero gioiosamente "aggrediti". Fu una festa liberatoria. La gente usciva da un incubo in tripudio di tricolori.

Lo stesso con cui mi auguro possa venir festeggiato, adesso come allora, quel momento memorabile. E non solo a Trieste, una città riunita all'Italia nel 1918 dalla Monarchia Sabauda e ritornata alla madre patria nel 1954 con la Repubblica. In una memoria condivisa.

San Rocco 22.10.2004

Amedeo di Savoia