A Trieste il 31 gennaio 2005 il sindaco di Roma Veltroni rende omaggio ai 4 terroristi filoslavi fucilati a Basovizza
La visita del Sindaco di Roma ed esponente dei DS Walter Veltroni, in occasione delle celebrazioni delle Foibe e dell’Esodo giuliano dalmata, include anche un omaggio ai quattro jugoslavi appartenuti al servizio di spionaggio del Regno di Jugoslava, tre sloveni ed un croato, che tentarono di far saltare il Faro della Vittoria nel 1930.
Mi domando se il Sindaco Veltroni, quando si reca alle Fosse Ardeatine visita contemporaneamente anche le sepolture delle SS.
Noi Dalmati non siamo contrari, anzi auspichiamo, che si retrodatati la memoria ad un periodo antecedente ai fatti dell’ultima Guerra e si includa l’intero novecento. In questo caso bisognerebbe rendere omaggio alla M.O.V.M. Tommaso Gulli, cui è dedicata un tratto delle Rive di Trieste, ucciso con il motorista Aldo Rossi nell’eccidio di Spalato nel 1921 mentre erano in missione umanitaria, al giovane Giovanni Nini, ucciso nei pressi del Municipio di Trieste mentre organizzava una manifestazione in difesa dei profughi dalmati del tempo e del sottotenente del Regio esercito Luigi Casciana, ucciso dagli stessi jugoslavisti asserragliati nel Balkan che stava proteggendo.
Non posso imputare al Sindaco Veltroni di ignorare l’esistenza di ben due esodi dalmati che precedettero quello del 1945 perché questa pagina di storia è ignorata da quasi tutti gli italiani. Mi auguro di poter quest’anno inaugurare due lapidi, una sul Municipio l’altra sul Balkan, per testimoniare una sofferenza dei dalmati che ha preceduto quella dei fiumani e degli istriani e che è stata radicalmente cancellata dalla memoria storica degli italiani.