L’avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale, ha prodotto copia della documentazione da cui risulta inequivocabilmente che il Presidente del Senato Mancino e la conferenza dei capigruppo avevano disposto le audizioni sulla legge sul bilinguismo e non gli incontri informali proposti dai relatori Biscardi e Besostri.
Ove tale scelta dei relatori non venisse smentita e si insistesse nel non dar luogo alle audizioni, come invece richiesto dal Presidente Mancino (in tal senso la Lega Nazionale ha già reiterato la sua richiesta) risulterebbe l’assurda situazione di un Parlamento italiano che si accinge a legiferare su una materia così delicata, rifiutandosi di sentire non solo le associazioni, espressione della società civile, ma anche le istituzioni locali che rappresentano gran parte del territorio coinvolto dalla legge in questione: la Provincia di Trieste, la Provincia di Udine, il Comune di Gorizia, il Comune di Muggia, il Comune di Cividale.
Contemporaneamente si apprende dalla stampa di reiterate pressioni a favore di tale legge provenienti da oltre confine: prima il Parlamento di Lubiana , oggi i parlamentari del litorale sloveno.
Ignorare la volontà delle popolazioni locali espressa attraverso i propri organi istituzionali e al contempo subire assurde pressioni straniere, sono gli ingredienti che diedero vita qualche decennio orsono all’infausto Trattato di Osimo.
Oggi, nel 2001, c’è il rischio che la miopia e l’arroganza delle forze politiche di Governo abbiano a generare, sulla questione bilinguismo, UNA NUOVA OSIMO.
Nell’ interesse delle nostre terre, ove fortunatamente la convivenza interetnica è sicuramente ottimale, la Lega Nazionale auspica che tutto ciò non abbia a verificarsi e che la forzata approvazione di una legge improvida non vada a creare problemi e conflitti artificiosi.
[lettera del Presidente del Senato al Presidente della Commissione on. Ossicini]
[lettera dell’on. Ossicini al Presidente del Senato]
[definitiva risposta del Presidente del Senato all’on. Ossicini]