in risposta all’interrogazione dell’On. Roberto Menia
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNITVERSITA’ E DELLA RICERCA – Ufficio Legislativo – Servizio Interrogazioni Parlamentari
Roma 19 ottobre 2004 – prot. n. 4370
All’on. Deputato Roberto Menia – Camera dei Deputati – Roma
e p.c. Alla Camera dei Deputati – Segretariato Generale
Alla Camera dei Deputati – Servizio Biblioteca
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Rapporti con il Parlamento
OGGETTO : Interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4 – 10031
Si fa riferimento all’interrogazione parlamentare indicata in oggetto, concernente la distribuzione nelle scuole triestine di materiale preparato dal “Comitato Tricolore Trieste” per le celebrazioni del 50° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.
Si premette che, come riferito dal Ministero dell’Interno, il suddetto Comitato è patrocinato da Comune e Provincia di Trieste ed è stato costituito nei mesi scorsi, con il precipuo fine di promuovere iniziative finalizzate a celebrare l’anzidetta ricorrenza.
La sede del Comitato è presso la “Lega Nazionale”, sodalizio che si prefigge di promuovere ovunque la conoscenza, lo studio, l’amore e la difesa della lingua, delle tradizioni e della civiltà italiana della Venezia Giulia. Per perseguire tali fini indipendentemente da qualsivoglia partito o organizzazione di parte, promuove attività culturali, educative, assistenziali e ricreative di vario genere.
Il Comitato in parola ha elaborato il cosidetto “Progetto Italia” con il quale si prefigge, mediante incontri, mostre, dibattiti, ecc. di far meglio conoscere ai giovani delle scuole cittadine e provinciali il significato della ricorrenza di cui trattasi. Nell’ambito di tale progetto, è stata approntata e distribuita , nelle scuole cittadine, la cosidetta “Cartella Italia” contenente: la bandiera tricolore, l’inno nazionale; una nota recante una sintesi degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia della città di Trieste e una maglietta con uno dei colori della bandiera italiana, da utilizzare per la realizzazione del più grande tricolore vivente.
Secondo i dati forniti dalla Prefettura di Trieste, l’iniziativa riguardante la realizzazione del tricolore vivente, che si è tenuta il 1 giugno u.s. nella centrale Piazza dell’Unità d’Italia, ha visto la partecipazione di poco più di 3000 studenti, a fronte di circa 20.000 “Cartelle Italia” distribuite nelle scuole cittadine.
Con riguardo alla distribuzione del “kit” nelle scuole – che ha determinato, in ambito locale, una vivace polemica, sfociata in alcuni esposti ovvero denunce – va precisato che, secondo quanto comunicato dalla Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia, tale iniziativa non è stata concordata con l’Amministrazione scolastica; è stata comunque offerta alle istituzioni scolastiche le quali, nell’ambito della propria autonomia, potevano valutare se aderirvi ed eventualmente discutere il contenuto delle “note storiche”. Resta comunque fermo che , per il principio costituzionale della libertà di insegnamento, l’iniziativa in argomento non può obbligare nessun insegnante.
La Direzione scolastica regionale ha comunicato, altresì, che l’Ufficio speciale per le scuole italiane in lingua slovena, costituito presso l’Ufficio scolastico regionale a norma dell’art. 13 della legge n. 38 del 2001, ha ritenuto l’iniziativa poco confacente con la realtà di lingua slovena; il che, presumibilmente, ha scoraggiato il “Comitato Tricolore” dall’inviare il materiale a quelle scuole.
Per quanto concerne specificatamente le scuole menzionate dalla S.V. Onorevole, la Direzione scolastica regionale ha comunicato di avere richiesto ai dirigenti delle istituzioni scolastiche interessate una relazione sui fatti oggetto dell’interrogazione. Sulla base degli elemente acquisiti, si può escludere che nelle scuole “Saba” e “Tarabocchia”, facenti capo all’Istituto Comprensivo di Roiano Gretta, si sia strappato da alcuno il testo dell’Inno di Mameli; relativamente all’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Trieste sono state raccolte le dichiarazioni negative dei docenti della Scuola, ad eccezione di un insegnante che ha ritenuto di indirizzare la propria dichiarazione al Collegio dei Docenti, afferendo che sui banchi di una classe aveva visto tracce “….degli inni stracciati o tagliati asportando le ultime strofe”.
Da quanto sopra esposto emerge che le vicende oggetto dell’interrogazione, rappresentate e interpretate da divergenti posizioni e punti di vista, testimoniano di un clima e di situazioni non ancora completamente serene e pacificate nelle realtà territoriali interessate. Ciò può far presumere che siano ancora vivi e presenti fatti e circostanze che, dall’una e dall’altra parte, hanno seminato porte e sofferenze, hanno profondamente turbato le coscienze, alimentando odi e risentimenti non ancora sopiti.
Un ruolo importante nei termini di conciliazione e di superamento di schieramenti e di strumentalizzazioni può svolgerlo proficuamente proprio la scuola, in un rinnovato quadro di solidarietà prodotta dall’Unione Europea che, come è noto, va allargando sempre più i suoi confini.
p. IL MINISTRO (firma illegibile)