Lettera alla Lega Nazionale dai fratelli di Alino Conestabo

Il 5 maggio 1945 di fronte ad un corteo spontaneo di migliaia di triestini inneggianti all'Italia i titini sparano sulla folla. Cinque manifestanti cadono sotto il piombo dell'invasore, altre decine rimangono ferite.

MEDAGLIA D’ORO AI CADUTI PER LA LIBERTA’ E L’ITALIANITA’ DI TRIESTE

Proponiamo il testo della lettera pervenuta al Presidente della Lega Nazionale, avv. Paolo Sardos Albertini, dai fratelli di Alino Conestabo:

Egregio Presidente,

abbiamo appreso dagli organi di stampa che il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha concesso la Medaglia d'Oro al Merito Civile a nostro fratello, Alino Conestabo, insieme ad altri sei triestini che furono uccisi nel corso di alcune delle tante manifestazioni per l'italianità di Trieste che si svolsero nella nostra città nell'immediato dopoguerra.

La morte di Alino, che aveva soltanto 19 anni e tutta un'esistenza davanti a sè, ha segnato una tragedia insuperabile per la nostra famiglia, e soprattutto per nostra madre Clide, che ha portato nel cuore fino all'ultimo giorno della sua vita il peso ed il dolore per la perdita del figlio che le fu strappato in maniera così tragica ed inaspettata.

Desideriamo quindi ringraziare di cuore Lei e tutti quanti, Amministratori pubblici e privati cittadini, che si sono adoperati per far avere ad Alino questo riconoscimento, per il quale ci sentiamo onorati e commossi.

Voglia accettare i nostri saluti ed i sensi della nostra stima.

VITTORIO, LILIANA E MARIO CONESTABO