Anche a Belluno è stato nutrito il programma di manifestazioni per celebrare degnamente la Giornata del Ricordo, istituita dal Parlamento italiano (legge n.92 del 2004) per conservare e rinnovare la memoria del dramma delle Foibe e dell’Esodo patito dai nostri connazionali istriani, fiumani e dalmati al termine del secondo conflitto mondiale. La Lega Nazionale, in accordo con l’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, il Circolo Antonio Della Lucia, l’Istituto per la Storia del Risorgimento e con la determinante partecipazione del Liceo Ginnasio “Tiziano”, ha organizzato una serie di eventi culminati nelle manifestazioni di sabato 9 febbraio.
Ma andiamo con ordine: innanzi tutto venerdì 1 febbraio Nidia Cernecca e Gigi D’Agostini, esuli e parenti di infoibati, hanno tenuto a Belluno due conferenze-testimonianza su “ISTRIA – FIUME – DALMAZIA: arte . storia . cultura . foibe . gulag . esodo“, la mattina per gli studenti del Liceo Ginnasio “Tiziano” nell’Aula Magna dell’Istituto, il pomeriggio per la cittadinanza in una sala comunale, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune e del Presidente del Consiglio Comunale del Capoluogo. Il giorno seguente la Cernecca e D’Agostini sono stati invece ospiti del Comune di Feltre presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico “Colotti”, ove hanno parlato a una folta platea di studenti alla presenza del Sindaco della città.
Sabato 9 febbraio la giornata si è aperta presso il Liceo Ginnasio “Tiziano” con un Annullo speciale filatelico a cura del Circolo Filatelico e Numismatico Bellunese, mentre successivamente, con una dotta introduzione del prof. Fulvio Salimbeni, docente di Storia Contemporanea all’Università di Udine, si è aperta, sempre nei locali del Liceo Ginnasio “Tiziano”, la Mostra fotografica “C.R.P. – Centro Raccolta profughi – per una storia dei campi profughi istriani, fiumani e dalmati in Italia (1945-1970)” (organizzata e allestita dall’Unione degli Istriani di Trieste). La cerimonia di apertura, coordinata dalla giornalista del Gazzettino Daniela De Donà, ha visto la partecipazione delle massime autorità cittadine, fra cui il Sindaco, il Presidente della Provincia, il Prefetto e il Presidente dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), comitato di Belluno, Signor Ghiglianovich.
La mostra fotografica ha illustrato ai Bellunesi le dure condizioni di vita delle centinaia di migliaia di profughi che abbandonarono la Venezia Giulia non più italiana dopo il 1945: con la fine della seconda guerra mondiale, infatti, gran parte della popolazione dell’Istria e del Quarnero, come già quella della Dalmazia, sottoposta ad intimidazioni, massacri (le tristemente famose Foibe) e vessazioni da parte delle autorità comuniste jugoslave, abbandona la propria terra per cercare rifugio in Italia ove ricostruire un’esistenza dopo aver perduto tutto. I profughi passano per Trieste, Ancona, Bari dove vengono allestiti i principali centri di assistenza e smistamento ad opera dello Stato e della Croce Rossa. Vengono allestiti in pochi anni 120 tra Centri di Raccolta Profughi (C.R.P.) e Campi Profughi che, in tutta la penisola, accolgono la massa di compatrioti che si trovano senza casa, senza lavoro, senza assistenza: le foto di questa mostra hanno voluto ricordare ai Bellunesi la sofferenza e il dolore di questi nostri connazionali, troppo spesso dimenticati dagli Italiani. La mostra è stata aperta sino al 29 febbraio ed è stata visitata da numerose scolaresche che hanno trovato delle valide guide negli studenti del Liceo, i quali avevano opportunamente approfondito con gli insegnanti le tematiche relative all’Esodo e ai Campi di raccolta profughi.
Il pomeriggio, sempre di sabato 9 febbraio, presso l’Auditorium di Belluno, il prof. Fulvio Salimbeni, introdotto dal delegato della Lega Nazionale prof. Francesco Demattè, ha tenuto invece una affollata conferenza su “L’Istria, Fiume, la Dalmazia e la civiltà adriatica. Un profilo storico dall’antichità ai giorni nostri“. Erano presenti l’Assessore alla Cultura del Comune di Belluno e l’Assessore regionale Oscar De Bona, in rappresentanza del Presidente della Regione Veneto Galan.
Infine, domenica mattina 10 febbraio alle ore 10.30 presso la chiesa di San Rocco, è stata celebrata una Messa per tutti i Caduti istriani, fiumani e dalmati. La celebrazione, officiata da don Carlo Onorini, profugo da Dignano d’Istria, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura del Comune, del Presidente del Consiglio Comunale di Belluno e del Prefetto: alla fine della Messa un corteo di autorità e cittadini ha raggiunto Piazzale Vittime delle Foibe, ove è stato deposta una corona del Comune in onore e a ricordo dei Martiri giuliani e dalmati.
Francesco Demattè