I TRE CAPI DI STATO A TRIESTE

L’avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale, ha rilevato come estremamente positiva l’eventuale presenza dei Capi di Stato di Italia , di Croazia e di Slovenia in Piazza dell’Unità d’Italia in occasione del concerto di Riccardo Muti.

            Il Presidente della Lega, al contempo, ha stigmatizzato la richiesta assolutamente provocatoria di quanti vorrebbero abbinare a tale evento la visita all’ex sede del Balkan.

            Non si può infatti dimenticare che l’incendio di quella sede venne preceduta da altri incendi nella nostra città e cioè: nel 1898 incendi delle scuole della Lega Nazionale a Santa Croce e Duino Aurisina; il 23 maggio 1915 l’incendio della sede della Lega Nazionale di via Mazzini (contemporaneamente alle sedi della Società Ginnastica Triestina e del Piccolo); nel 1928 l’incendio della scuola scuola materna e del doposcuola della Lega Nazionale ad Opicina.

            La vicenda del Balkan, se vuole essere ricordata, va inserita necessariamente nel suo contesto storico e vanno quindi ricordate anche tutte queste aggressioni subite dalla Lega Nazionale proprio in quanto espressione dell’identità italiana di Trieste.

            L’avv. Sardos, infine, ha rilevato che, proprio in termini di riconciliazione, l’unica visita che sarebbe da abbinare al concerto in Piazza dell’Unità d’Italia è quella al Sacrario della Foiba di Basovizza a testimonianza che i Capi di Stato delle nuove Repubbliche di Croazia e di Slovenia non si ritengono continuatori dei crimini e degli eccidi compiuti dai comunisti jugoslavi del Maresciallo Tito.