EUROREGIONE E CULTURA, UNA TAVOLA ROTONDA A GORIZIA

“Euroregione e Cultura. Cooperazione transfrontaliera e semplificazione”, questo il tema della tavola rotonda che si terrà a Gorizia martedì 26 febbraio (Ex Convento di Santa Chiara, via Santa Chiara 1, orario 16-19), in occasione della pubblicazione dei due volumi di oltre 1600 pagine curati da Coordinamento Adriatico e Historia sulle Euroregioni in Alto Adriatico, AA.VV., Fenomenologia di una macro regione. Sviluppi economici, mutamenti giuridici ed evoluzioni istituzionali nell’Alto Adriatico tra età moderna e contemporanea, Leone Editore, 2012.

L’incontro è organizzato da: Università degli studi di Udine, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sezione di Gorizia, Limes Club Pordenone Udine e Venezia, e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Ecco il programma nel dettaglio:

 

Ore 16.00. Apertura dei lavori e indirizzi generali

Dott. Rodolfo Ziberna (Presidente del Consorzio Universitario di Gorizia e Assessore comunale alla Cultura di Gorizia)

Prof. Mauro Pascolini (Direttore del Centro Polifunzionale di Gorizia dell’Università di Udine).

 

Ore 16.30: Profili generali

Dott. Elio De Anna (Assessore regionale alla Cultura, alle Relazioni Internazionali e alle Autonomie Locali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) Euroregioni e cultura. L’Impegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Prof. Fulvio Salimbeni (Università di Udine) L’Euroregione e i suoi precedenti storici nell’Alto Adriatico.

Prof. Claudio Cressati (Università degli Studi di Udine) Dalla cooperazione all’integrazione

Dott. Giorgio Tessarolo, già dirigente della Regione Friuli Venezia Giulia, settore rapporti internazionali. La cooperazione transfrontaliera e i finanziamenti europei della regione Friuli Venezia Giulia.

 

Ore 18.00: Il ruolo della cultura

Dott. Nicolò Molea (già dirigente nel settore Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) La semplificazione delle procedure regionali

Prof. Aggr. Guglielmo Cevolin (Università di Udine) I GECT, la ricomposizione territoriale e la crisi economica in Europa

Interventi programmati di operatori di volontariato culturale: Prof. Adriano Ossola (E’ Storia, Gorizia) Dott. Alessandro Argentini (Associazione culturale L’ape musicale, Gorizia).

 

Ore 18.40: Conclusioni

Dott. Rodolfo Ziberna (Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).

 

Nell’ambito del corso di laurea DAMS dell’Università di Udine (sede di Gorizia) si realizza una felice sinergia con l’Associazione Coordinamento Adriatico di Bologna, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (sezione di Gorizia) e il Gruppo Studi Storici e Sociali Historia di Pordenone.

I due volumi di oltre 1600 pagine della ricerca di Coordinamento Adriatico e di Historia, AA. VV. “Fenomenologia di una macro regione. Sviluppi economici, mutamenti giuridici ed evoluzioni istituzionali nell’Alto Adriatico tra età moderna e contemporanea” Monza, Leone Editore, 2012, pubblicati con il finanziamento del Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, saranno distribuiti gratuitamente agli studenti del corso di “Legislazione dei beni culturali e diritto d’autore” del Prof. Guglielmo Cevolin. Il Prof. Mauro Pascolini direttore del Centro Polifunzionale di Gorizia ritiene importante questa sinergia che dota gli studenti di strumenti indispensabili per la fase conclusiva degli studi e il futuro lavorativo degli studenti.

Il secondo volume della ricerca “Percorsi economici ed istituzionali”, a cura di Giuseppe de Vergottini – Guglielmo Cevolin – Ivan Russo, Monza, Leone Editore, 2012 intende cercare di dare delle risposte istituzionali alla collaborazione transfrontaliera istituzionalizzata nell’Alto Adriatico, attraverso l´analisi delle problematiche giuridiche nei settori del diritto internazionale, pubblico e amministrativo, del diritto del lavoro e della previdenza sociale, del diritto tributario. Un altro aspetto di interesse è costituito dalla valutazione dello strumento dell’Euroregione come fattore preferenziale per l´accesso ai finanziamenti europei e per una gestione efficiente di tali fondi. Nei diversi saggi di questa sezione si sono studiate le nuove realtà che si stanno sviluppando in Europa, ovvero le Euroregioni, quali forme istituzionalizzate di cooperazione transfrontaliera, che coinvolgono le regioni dei paesi UE e quelle di paesi extracomunitari e che costituiranno per gli studenti lo scenario del loro futuro ambito lavorativo.

Sono state approfondite le problematiche storiche, antropologiche, politiche e soprattutto giuridiche nell’Alto Adriatico nella “Euroregione senza confini”, tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carizia con possibili sviluppi di integrazione con la Contea Istriana, la Contea Litoraneo Montana, la Slovenia e la Stiria e nelle altre forme di cooperazione transfrontaliera. Nella Dichiarazione d’intenti approvata a Villa Manin di Passariano il 17 ottobre del 2005 era infatti stato avviato ufficialmente il percorso per costituire l’Euroregione con la Slovenia e le due Contee croate per rafforzare con atto politico la già intensa collaborazione sul piano istituzionale, economico e sociale. Un ulteriore passo avanti in questa direzione consiste nel prossimo allargamento dell’Unione Europea alla Repubblica Croata. Dopo l’approvazione del Governo italiano del luglio 2012, il 27 novembre 2012 a Venezia i Presidenti del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Carinzia, alla presenza del presidente della Contea Istriana, Ivan Jakovcic, in veste di osservatore, hanno costituito formalmente l’ “Euroregio senza confini”.

Nella ricerca si sono cercate delle risposte istituzionali alla collaborazione transfrontaliera istituzionalizzata nell’Alto Adriatico dapprima con l’approfondimento dei presupposti storici ed antropologici (straordinaria diversità culturale e prodromi storici di organizzazione amministrativa dell’area) attraverso gli studi di Antonio Palmisano, Fulvio Salimbeni e Raimondo Strassoldo, poi con la ricostruzione della problematiche specificamente istituzionali dei Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (Guglielmo Cevolin), l’analisi delle problematiche giuridiche nei settori del diritto internazionale, pubblico e amministrativo (Guglielmo Cevolin, Valeria Piergigli, Giorgio Tessarolo), proseguendo con l’approfondimento dei settori del diritto tributario (Davor Blaskovic e Mario Nussi), del lavoro e della previdenza sociale (Emanuele Menegatti e Mauro Seppi) per finire con lo studio del contesto delle relazioni internazionali e delle prospettive geopolitiche (Lucio Caracciolo e Carlo Jean). Il tentativo, speriamo riuscito, è quello di fornire un quadro ricostruttivo giuridico istituzionale immediatamente comprensibile, con approfondimenti multidisciplinari che presentino le soluzioni delle Euroregioni e dei GECT come concrete opportunità per lo sviluppo economico e l’integrazione europea dell’area dell’Alto Adriatico. Ecco qui di seguito lo schema della sezione giuridico istituzionale del secondo volume.