Il Piccolo 11/12/07
Dopo le polemiche del 30 ottobre Poste italiane ha messo ieri in vendita 3 milioni di esemplari. Speciale annullo filatelico per un mese
«Terra orientale già italiana», esce il francobollo su Fiume
Doveva uscire il 30 ottobre, ci sono voluti 40 giorni. Numeri che hanno un preciso significato, stando alle parole pronunciate ieri da Piero Delbello, nel contesto dell’emissione ufficiale del francobollo «Fiume-Terra Orientale già Italiana» da parte di Poste italiane.
Il 30 ottobre del 1918, infatti, ci fu lo storico proclama di annessione all’Italiadella città di Fiume, mentre «quando sentiamo parlare di 40 giorni – sono le parole del direttore dell’Irci – ci vengono i brividi (chiaro il riferimento all’occupazione titina di Trieste, ndr)». Una chiara stoccata polemica per il «blocco» del francobollo sul territorio nazionale (venduto in alcuni regioni, scatenando l’assalto di collezionisti e speculatori su Internet), uscito ufficialmente solo ieri con uno speciale annullo filatelico, nella sede della Lega nazionale di via Donota 2 (analoga iniziativa si è svolta anche a Milano).
«Il nuovo francobollo porta la dicitura “Città di Fiume-Terra Orientale già Italiana”, presenta il valore di 0,65 euro ed è stato stampato – spiega Daniela Catone di Poste italiane – dall’Officina carte valori dell’Istituto poligrafico zecca dello Stato». Un’illustrazione tecnica di un francobollo stampato con una tiratura di 3,5 milioni esemplari. «La vignetta raffigura la facciata del palazzo del governo nella città di Fiume – aggiunge Catone, soffermandosi sulle dimensioni e i colori della bozzettista Cristina Bruscaglia – attuale sede del museo marittimo e storico nel litorale croato».
Il commento storico-politico, invece, è spettato al direttore dell’Irci Delbello, accompagnato da Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega nazionale e da Aldo Secco, della sezione fiumana. Un percorso della storia postale di Fiume dal dominio autriaco, ungherese e italiano (passando per la cacciata delle truppe croate e il periodo dannunziano) fino all’entrata dell’esercito jugoslavo nel dopo guerra. Perché anche i cataloghi di filateleia possono raccontare la storia. «E allora cosa c’è di male se Poste italiane decide di stampare questo francobollo su Fiume? C’è uno Stato vicino a noi che vuole entrare in Europa – dice Delbello – e ha preteso e ottenuto il ritiro, in quanto sosteneva che potesse influire sulle elezioni in Croazia».
Dalla sala una voce grida «Avevano la coda di paglia», mentre non mancano le critiche al rappresentante della minoranza italiana in Istria, Maurizio Tremul dell’Unione italiana, che aveva giudicato «inopportuna» l’emissione del francobollo in odore irredentista.
Poi tutti in fila per lo speciale annullo filatelico, le cartoline di Fiume e il commento nel bollettino illustrativo con un articolo a firma di Guido Brazzoduro, presidente del Libero Comune di Fiume in esilio. L’annullo speciale andrà avanti ancora un mese, il francobollo delle polemiche comparirà su milioni di lettere e cartoline.
p.c.