La delegazione bellunese della Lega Nazionale, storica associazione culturale e patriottica attiva sin dal 1891, ha organizzato, d’intesa con il comitato di Belluno dell’Istituto Storico per il Risorgimento e con il patrocinio del Comune capoluogo, una conferenza sul tema “La via dei Veneti all’unità d’Italia” in occasione del 140º anniversario dell’unione del Veneto e della provincia di Belluno alla Madrepatria italiana. La manifestazione si è tenuta lo scorso venerdì 20 ottobre presso la Nuova Sala Comunale sita in viale Fantuzzi.
Dopo una breve introduzione del delegato bellunese della Lega Nazionale prof. Francesco Demattè, ha porto il saluto dell’Amministrazione comunale la dott.ssa Maria Grazia Passuello, assessore alla cultura, la quale ha sottolineato l’importanza del mantenimento e del rafforzamento dell’identità locale e nazionale in un tempo di globalizzazione e omologazione. Dopo l’intervento del presidente del Comitato di Belluno dell’Istituto Storico per il Risorgimento, prof. Alberto Giacobbi, che ha rimarcato l’importanza della collaborazione con la Lega Nazionale, hanno preso la parola i due relatori della serata, gli storici Marco Perale e Achille Ragazzoni. Il primo, giornalista e noto studioso di storia locale, nella sua relazione ha efficacemente illustrato la complementarietà dell’identità bellunese, veneta e italiana, ripercorrendo, fra l’altro, i diversi destini di due porte cittadine, Porta Reniera (attuale Porta Dante) e Porta Dante. Ragazzoni, invece, presidente del Comitato di Bolzano e componente della direzione nazionale dell’Istituto Storico per il Risorgimento, ha riportato alla luce con vivacità e intelligenza il contributo di sangue e di fede dei patrioti veneti, appartenenti a tutte le classi sociali e in non pochi casi anche uomini di Chiesa, al Risorgimento del popolo italiano. Il ricordo del sacrificio di questi nostri antenati è di fondamentale importanza – ha rilevato Ragazzoni – nel momento in cui, a causa di una profonda ignoranza e di una interessata propaganda antinazionale, in alcuni ambienti si fa strada la metternichiana, e famigerata, espressione di un’Italia come mera ‘espressione geografica’.
La conferenza ha avuto pertanto il merito di ripercorrere le gesta dei tanti veneti e bellunesi che nel corso del Risorgimento coniugarono felicemente l’amore per la loro terra con quello per l’Italia, mai scorgendo contrasto tra Venezia e Roma: al contrario, essi ebbero sempre chiara l’idea che l’attaccamento al proprio luogo natìo era premessa per un’idea più nobile e più profonda d’Italia. Il concetto di nazione, infatti, vive solamente se posto sulle inattaccabili fondamenta di una patria minore, ma non per questo meno illustre e gloriosa.
Lega Nazionale delegazione di BELLUNO
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