Il giorno 3 maggio si è svolta presso la Foiba di Basovizza la Cerimonia di Commemorazione dei 97 Finanzieri deportati e trucidati nella medesima data del ’45 dalle truppe titine.
Dal profilo del sindaco Roberto Dipiazza:
“Non eravamo partigiani, ma eravamo Patrioti” queste le belle parole della Medaglia d’Oro al Valor Militare prof.ssa Paola Del Din pronunciate alla #Foiba di Basovizza in occasione della Cerimonia di commemorazione dei 97 Finanzieri deportati e trucidati il 3 maggio del ’45 dalle truppe comuniste di Tito che dal 1 maggio 1945 si resero protagoniste nella Venezia Giulia, Istria e Dalmazia dell’eccidio di tante persone a guerra terminata. Scopo delle truppe titine era quello di eliminare fisicamente i rappresentanti dello Stato italiano, tra cui anche questi finanzieri che nulla avevano fatto. Alla luce anche di questo episodio è vergognoso, violento e offensivo vedere ancora sfilare a #Trieste tra i cortei dei Sindacati certe bandiere di morte.
Con partecipazione e commozione ho sentito scandire i nomi dei 97 finanziari così barbaramente uccisi ed insieme abbiamo pregato sulla lapide che ho voluto portare al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza nel mio primo mandato da Sindaco di Trieste”.
La riflessione dell’onorevole Roberto Novelli, già assessore comunale e consigliere regionale:
“Oggi ho partecipato presso il Sacrario della Foiba di Basovizza alla Cerimonia di Commemorazione dei 97 Finanzieri deportati nel 1945 dalla Caserma di via Campo Marzio di Trieste. Il 1° maggio 1945, l’esercito popolare jugoslavo del Maresciallo Tito assumeva il controllo della città di Trieste, rendendosi responsabile anche a questa sede, così come nel resto della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, dell’eccidio di un numero elevatissimo di persone.
Tra questi vanno ricordati 97 militari della Guardia di Finanza, che essendo in servizio nella città giuliana presso la Caserma di via Campo Marzio, dopo essere stati indotti con l’inganno a consegnare le armi, furono catturati e barbaramente trucidati nelle foibe del carso triestino il successivo 3 maggio”.
(Foto di Roberto Novelli e Sergio Fon)