È stato celebrato lo scorso fine settimana il 75° anniversario del martirio di Norma Cossetto, studentessa istriana 23enne seviziata, stuprata dopo essere stata legata a un tavolo nei giorni precedenti alla morte, e infine infoibata a Villa Surani, probabilmente ancora viva, dai partigiani jugoslavi nell’ottobre del 1943 dopo un’ulteriore violenza.
Venerdì 5 ottobre è stata deposta una corona d’alloro dinanzi alla stele posta nella via a lei dedicata, nel rione di Chiarbola. Alla cerimonia hanno preso parte il Gonfalone municipale, insignito della medaglia d’oro al valor militare nel 1956 e il Sindaco Roberto Dipiazza, il quale ha sottolineato il silenzio e la censura nei confronti di vicende come quelle di Norma Cossetto e don Bonifacio: “A oggi, però, l’offesa più grossa resta l’oblio. Solo continuando a parlarne riusciremo a entrare anche nei libri di Storia”. Tra il folto pubblico, presenti il deputato Walter Rizzetto, l’assessore all’Ambiente Fabio Soccimarro, l’assessore alla Comunicazione Serena Tonel e l’assessore alle Politiche sociali Carlo Grilli. La toccante cerimonia si è conclusa con le note dell’inno nazionale.
Presso la Sala Tiziano Tessitori alle ore 18.00 Claudio Giacomelli, Alessandro Basso (FdI/An) e Piero Camber (FI), a cui si è aggiunta la firma di Antonio Lippolis (Lega), hanno presentato, attraverso la mozione n°14 <Commemorazione del 75° annivesario della morte di Norma Cossetto>, la richiesta d’impegno da parte della Giunta regionale nel riservarle la giusta commemorazione nel giorno della sua morte, congiuntamente a iniziative volte alla diffusione della storia di Norma Cossetto e degli esuli istriani tra gli studenti del Friuli Venezia Giulia. Ricordando il conferimento della medaglia d’oro al merito civile alla memoria della giovane istriana, risalente al 9 dicembre 2005, da parte del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con la motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”, l’avvocato Giacomelli ha sottolineato “Un amore per la propria patria profuso dalla giovane italiana al prezzo della sua stessa vita. Norma Cossetto è un emblema della pulizia etnica e delle violenze operate dai partigiani slavi nei confronti degli italiani d’Istria ed esempio di italianità e valore civile per le future generazioni”. In occasione dell’evento, voluto dal gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia, che ha visto come relatori il Presidente della Lega Nazionale di Triesta Paolo Sardos Albertini, il Vicepresidente Nazionale Comitato 10 Febbraio Emanuele Merlino e il Ricercatore della Lega Nazionale Andrea Vezzà, si è avanzata pure l’interpellanza relativa alla proiezione del film “Red Land – Rosso Istria” nelle scuole regionali.
La Giunta ha risposto immediatamente attraverso l’assessore all’Istruzione, Alessia Rosolen, che ha reso noto di star già lavorando a una modifica della legge regionale 13/2018 sul diritto allo studio e sul potenziamento dell’offerta formativa, per inserire una norma che dia equità e trasparenza ai fondi regionali che, attraverso le scuole, saranno destinati tanto al Giorno del ricordo (10 febbraio, per ricordare i massacri delle foibe) quanto alla Giornata della Memoria (27 gennaio, si ricordano le vittime dell’Olocausto). Alla fine del dibattito durato un’ora, la mozione è stata accolta unanimemente. L’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha commentato così la mozione: “Credo che un gesto di ricordo, Norma Cossetto, se lo meriti perché ragazza che si rifiutava di rinnegare le proprie idee e perché morta in modo atroce proprio per questo”.
Ospite graditissima, la cugina di Norma Cossetto che ha portato avanti la testimonianza del sacrificio della parente, tramandata fino a pochi anni fa dalla sorella della martire, Licia Cossetto.
Sabato 6 ottobre una delegazione del Comitato 10 Febbraio si è recata sui luoghi del martirio di Norma Cossetto. La commemorazione si è tenuta prima sul ciglio della foiba di Villa Surani e successivamente al cimitero di Santa Domenica di Visinada, dove la giovane studentessa istriana riposa insieme al padre e ai suoi familiari. “Guardare dentro l’oscurità della foiba dà l’esatta percezione di cosa sia stata l’oscurità che ha inghiottito Norma e tanti altri italiani d’Istria come lei. Trovarsi lì dove la Storia si è compiuta con la sua tragicità accorgendosi, con dispiacere, che questo luogo di martirio e oggi di memoria non viene segnalato da alcuna indicazione né da una croce né da una targa. Riparare a questa mancanza è una promessa.” ha dichiarato Emanuele Merlino, Vicepresidente nazionale del Comitato 10 Febbraio. L’onorevole Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia ha commentato: “È stato commovente ritrovarmi qui sul ciglio della foiba dove venne gettata la povera Norma Cossetto, martire istriana e figlia d’Italia. Ringrazio le associazioni sempre presenti che si impegnano ogni giorno a non far morire il ricordo degli italiani della Venezia Giulia e d’Istria, come il Comitato 10 Febbraio, Trieste Pro Patria e le comunità istriane. Mi attiverò immediatamente per far arrivare alla Repubblica di Croazia una richiesta ufficiale da parte del Parlamento italiano per far segnalare questi luoghi della memoria”. Presenti alla commemorazione il Presidente dell’Associazione Cristian Pertan Gabriele Bosazzi e il Presidente di Trieste Pro Patria, Antonino Martelli, oltre ad alcuni dirigenti e consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Trieste. La commemorazione si è conclusa con la deposizionedi una corona di fiori con la scritta “Un ricordo che non passa, un impegno che non cessa”.