Brutto risveglio questa mattina nello spazio antistante la Foiba di Basovizza

Scritte ingiuriose sono state apposte sull’asfalto che conduce al Monumento Nazionale e al Centro di Documentazione gestito dalla Lega Nazionale.

A memoria si ricorda un singolo anno in cui non vi siano stati cippi divelti, manifesti affissi o lapidi imbrattate nei giorni che precedono la ricorrenza del 10 febbraio, e contro tutto ciò che quei luoghi e quella data rappresentano, ma mai vi è stato un atto di questa portata.

Gli operatori ecologici sono prontamente intervenuti per rimuovere la vernice rossa, nella speranza di non rendere la scritta visibile a chi tra 48 ore parteciperà alla cerimonia solenne.
Purtroppo chi l’ha vista sono stati i ragazzi dell’ Istituto Comprensivo “Giuseppe Fava” di Mascalucia (CT) e a loro come a noi tutti è difficile spiegare quante resistenze alla verità si nascondano ancora oggi.

Questa vergogna non solo è accaduta il giorno della visita del Sottosegretario di Stato On. Paola Frassinetti assieme alla scuola siciliana, ma anche nella data di apertura di Go2025! che dovrebbe portare con i suoi eventi un riavvicinamento tra popoli che nel ‘900 si sono combattuti, scontrati e feriti.
Tale atto codardo è sicuramente un rimasuglio stantio di becero filojugoslavismo titino e non rappresenta la maggioranza del pensiero nè qui, nè oltre confine.

Da tempo oramai si considera la pulizia rivoluzionaria comunista del Maresciallo non un prodotto storico dell’anti-italianità, ma un disegno ideologico ben piú grande, dove a morire furono migliaia di italiani, decine di migliaia di sloveni e centinaia di migliaia di croati.
Chi oggi ha materialmente eseguito questa viltà disonora non solo l’Italia e i suoi morti, ma il suo stesso sangue, la sua stessa gente.