Premessa
Piccola cronistoria sulla vicenda dei “beni rapinati” e la Slovenia:
– dal ’45 decine e decine di migliaia di Italiani lasciano Capodistria, Isola, Pirano e le altre località dell’Istria oggi parte della Repubblica di Slovenia;
– le loro case vengono nazionalizzate dalla Jugoslavia comunista e, dopo il ’91, la neonata Repubblica di Slovenia si rifiuta di restituirle;
– nel ’94 il primo Governo Berlusconi chiede l’intervento dell’Europa;
– nel ’95 il Ministro Susanna Agnelli, del Governo Ciampi, ottiene che l’Unione Europea subordini i negoziati con la Slovenia alla avvenuta risoluzione del contenzioso con l’Italia per le restituzione dei “beni rapinati”;
– nel maggio ’96 Piero Fassino, neo sottosegretario agli esteri del Governo Prodi, si precipita a Lubiana per dichiarare che non esiste alcun contenzioso con l’Italia, sicchè le case degli esuli italiani la Slovenia può ben tenersele;
– 2003 lo stesso Piero Fassino, nella sua autobiografia “Per passione”, dichiara che il viaggio a Lubiana gli era stato ordinato da Prodi, il quale a sua volta aveva ricevuto l’ordine da Clinton (non sappiamo se a Clinton lo avesse chiesto Monica Levinsky);
– 1 maggio 2004 la Slovenia entra in Europa senza aver restituito un solo mattone agli Italiani “rapinati”
– 2 marzo 2005 Prodi è a Lubiana per ricevere la massima onorificenza dallo Stato sloveno e, interrogato dal giornalista de Il Piccolo, rievoca i problemi del ’96, la questione dei beni degli esuli, il viaggio di Fassino a Lubiana; proclama trionfante “i problemi tra Italia e Slovenia erano davvero seri, ma li abbiamo risolti”
Conclusione
I cittadini italiani esuli da Capodistria, Isola, Pirano e dalle altre località istriane oggi appartenenti alla Repubblica di Slovenia
conferiscono
al prof. Prodi Romano il “PREMIO TRENTA DENARI” (o trenta dinari?) per aver egli tradito i suoi doveri istituzionali che lo impegnavano a difendere i diritti dei cittadini italiani, anziché svenderli alla Slovenia, per spirito di sudditanza nei confronti di Clinton e/o per ossequio verso gli ex comunisti di Lubiana e/o per qualsivoglia altra indicibile motivazione.
Il “PREMIO TRENTA DENARI” (o dinari?) viene assegnato parimenti al dr. Fassino Piero, quale esecutore materiale della svendita-tradimento.