IL GAZZETTINO di BELLUNO Venerdì, 6 febbraio 2007
Piazzale stazione intitolato alle “Vittime delle foibe” Ma sulla Giornata del Ricordo si dialoga a fatica
“Piazzale vittime delle foibe”. Si chiamerà così, da sabato prossimo, 10 febbraio, il piazzale della stazione. La cerimonia, che avrà inizio alle 11, si inserisce nell’ambito del Giorno del Ricordo, istituita tre anni fa “al fine – recita la legge 92 del 30 marzo 2004 – di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”
L’intitolazione arriva dopo un dibattito e una decisione quasi all’unanimità in consiglio comunale.La giornata è stata presentata ieri mattina a Palazzo Rosso dal vicesindaco di Belluno, Franco Gidoni, dall’assessore alla cultura, Maria Grazia Passuello, dal presidente del consiglio comunale, Oreste Cugnach, da Giovanni Ghiglianovich, presidente del comitato di Belluno dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, da Francesco Demattè, coordinatore della Lega nazionale di Belluno, e da una rappresentanza dell’Istituto storico bellunese della resistenza e dell’età contemporanea (Tullio Bettiol, Mario Neri, Mario Svaluto).Tante realtà riunite ad uno stesso tavolo: un segnale di “distensione” e, in prospettiva, come è stato auspicato, una possibile collaborazione per un approfondimento storico comune. “Mai avevamo ricevuto una proposta del genere – ha infatti affermato Ghiglianovich, riferendosi all’invito di Svaluto per un dibattito tra le diverse associazioni – E verso questa novità siamo ben disposti”. Per il momento, però, si dialoga a fatica. Lo testimonia il fatto che, per la Giornata del Ricordo, sono stati realizzati due pieghevoli: uno, che reca i loghi di Comune e Provincia di Belluno, Comunità Montana Belluno Ponte nelle Alpi e Isbrec, promuove il convegno su “La storia esiliata. Foibe, esodo, nostalgia”; l’altro, che reca i loghi di Comune, Regione, Comunità Montana, dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Lega nazionale e Istituto per la storia del risorgimento italiano, presenta la mostra “Saxa loquuntur” e le cerimonie di sabato. “Avrei preferito un pieghevole unico – ha detto Gidoni – perché è importante trasmettere ai nostri figli un concetto di condivisione, a tanti anni da un evento tragico come quello che ha riguardato centinaia di migliaia di italiani che stavano al di là dell’Adriatico. In ogni caso – ha affermato il vicesindaco – essere seduti allo stesso tavolo è un segnale importante”.Le iniziative per la Giornata del Ricordo prenderanno il via venerdì (ore 17 in Auditorium) con l’inaugurazione della mostra di disegni, a cura del professor Luigi Tomaz, “Saxa loquuntur – Architettura tra le due sponde: gli storici possono sbagliare, le pietre no”. Sabato, alle 10 verrà celebrata una messa nella chiesa di San Rocco, mentre alle 11 si svolgerà la cerimonia di intitolazione. Alle 17.30, infine, in Auditorium ci sarà il convegno su “La storia esiliata. Foibe, esodo, nostalgia”, con gli interventi di Marco Cuzzi, dell’Università di Milano, e di Francesco Piero Franchi, dell’Isbrec
Venerdì, inoltre, lo storico Diego Redivo terrà una conferenza al liceo classico “Tiziano” e all’istituto “Renier”.Ilario Tancon