Nasce il Coordinamento delle associazioni degli esuli

da “Il Piccolo” 29/6/05

Nasce il Coordinamento delle associazioni degli esuli

Si è costituito ieri, nella sede dell’Unione degli istriani, il Comitato di Coordinamento delle associazioni istriane, così come sancito unanimemente dall’assemblea pubblica dello scorso 28 maggio, organizzata al teatro Silvio Pellico dalla stessa Unione degli istriani. Dopo un mese esatto dunque, si concretizza la volontà degli esuli istriani di portare avanti «con determinazione e prioritariamente» il nodo degli indennizzi e quello delle restituzioni che – si legge in un comunicato – dopo sessant’anni ancora non ha trovato una adeguata e giusta soluzione».

Il Comitato vuole dare «un contributo unitario di pensiero alla proposta per una fase costituente di rifondazione della federazione degli esuli, cogliendo gli intendimenti espressi in tal senso anche dalla stessa federazione e da altre realtà associative, tra cui l’Anvgd». In particolare il Comitato di coordinamento è «fermamente deciso a battersi in maniera concreta per la risoluzione dei problemi di interesse generale degli esuli, fra cui l’ equo e definitivo risarcimento per i beni affidati all’atto dell’esodo allo stato italiano; restituzione dei beni ancora liberi; piena disponibilità delle tombe, se in uso, con trattamento paritario a quello dei residenti in Istria e salvaguardia perpetua di quelle aventi valore storico e monumentale; applicazione univoca su tutto il territorio nazionale, comprese le Regioni a statuto speciale, della legge sui diritti di prelazione sugli immobili a suo tempo realizzati per gli esuli.

Alla luce di quanto sopra, si legge ancora nel comunicato, il Comitato di coordinamento auspica «che la Federazione convochi quanto prima una sessione straordinaria dell’esecutivo federale». In quanto alle dichiarazioni del presidente dell’Anvgd, Lucio Toth apparse sul giornale, e che hanno provocato critiche da parte del presidente dell’uniuone degli istriani Massimiliano Lacota, lo stesso Toth precisa di «non aver mai affermato che nel corso della recente assemblea le due associazioni menzionate abbiano minacciato di uscire dalla federazione; ho rilevato piuttosto che il tono della polemica contro il verrtice della federazione è tale da far pensare a una volontà di spaccatura».