Il Comitato si impegna ad operare, in ogni sede e con ogni mezzo, affinché venga rispettato l’irrinunciabile diritto alla restituzione da parte di Croazia e Slovenia dei beni immobili che sono stati espropriati dal regime comunista jugoslavo e che gli attuali stati vorrebbero escludere dal processo di denazionalizzazione.
Per iniziativa delle seguenti associazioni :
– A.D.E.S. – Associazione Amici e Discendenti Esuli , in persona di Pietro Luigi CRASTI
– A.I.I.F.D. – Alleanza Italiana Istria Fiume Dalmazia, in persona di Giovanni DE PIERRO- A.N.V.G.D. – Comitato Provinciale di Verona, in persona di Gian Paolo SARDOS ALBERTINI
– C.C.E.E. , in persona di Antonietta (Marucci) VASCON
– Lega Nazionale, in persona di Paolo SARDOS ALBERTINI
è stato costituito il
COMITATO PER LA RESTITUZIONE DEI BENI AGLI ESULI
Il Comitato rileva:
che la linea politica seguita dalla Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani Dalmati è sempre stata indirizzata a richiedere la restituzione, da parte di Slovenia e Croazia, dei beni nazionalizzati dal comunismo jugoslavo e la rimozione delle discriminazioni legislative, a danno degli esuli, contenute nelle legislazioni di tali due stati in tema di denazionalizzazione
che tale linea politica risulta condivisa da tutte le associazioni che attualmente costituiscono la Federazione
che la richiesta di restituzione è diffusamente ritenuta inderogabile anche da molteplici realtà associative non rappresentate dalla Federazione, nonché da larghissima parte della diaspora giuliano-dalmata.
Tutto ciò premesso il Comitato
si impegna
ad operare , in ogni sede e con ogni mezzo, affinché venga rispettato l’irrinunciabile diritto alla restituzione da parte di Croazia e Slovenia dei beni immobili che sono stati espropriati dal regime comunista jugoslavo e che gli attuali stati vorrebbero escludere dal processo di denazionalizzazione
invita
tutti coloro – enti, associazioni, privati – che condividono le finalità del Comitato ad appoggiare la sua azione
impegna
Il Governo italiano sia in sede negoziale bilaterale che a livello europeo, a perseguire l’obbiettivo della restituzione dei beni quale doveroso atto di giustizia nei confronti degli esuli e lungimirante investimento per un futuro corretto rapporto con Croazia e Slovenia capace di cancellare i retaggi del comunismo.
Trieste, 23 ottobre 2002