Interrogazione dell’on. Roberto Damiani

Interrogazione dell’on. Roberto Damiani al Ministro dell’Interno, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

INTERROGAZIONE

DAMIANI. Al Ministro dell’Interno, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Per sapere, premesso che:

– in base all’articolo 1 della Legge n. 54 del 15 febbraio 1989 “tutte le amministrazioni dello Stato, del parastato, degli enti locali e qualsiasi ufficio o ente, nel rilasciare attestazioni, dichiarazioni, documenti in genere ai cittadini italiani nati in comuni già sotto la sovranità italiana ed oggi compresi nei territori ceduti ad altri Stati, ai sensi del trattato di pace con le potenze alleate ed associate, quando deve essere indicato il luogo di nascita dell’ interessato, hanno l’ obbligo di riportare unicamente il nome italiano del comune, senza alcun riferimento allo Stato cui attualmente appartiene”;

– in base all’articolo 2 della stessa Legge “le amministrazioni, gli enti, gli uffici di cui all’articolo 1 sono obbligati, su richiesta anche orale del cittadino stesso, ad adeguare il documento alle norme della presente legge”;

– alla sede di Trieste dell’ Unione degli Istriani sono arrivate infatti in pochi giorni oltre un centinaio di segnalazioni, provenienti da tutta Italia, con note di protesta per la mancata applicazione della Legge sopra richiamata;

– il presidente dell’ Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota ha infatti reso noto che la dicitura che nelle ultime settimane gli esuli istriani trovano impressa sulla propria Carta di circolazione, nel caso di duplicazione della stessa o semplicemente all’ atto dell’ acquisto di un veicolo nuovo, e’, ad esempio, ”nato a Parenzo, Serbia-Montenegro” oppure ”nato a Pola, Serbia-Montenegro”;

– dalle verifiche presso la Direzione generale della Motorizzazione civile è emerso che gli uffici del Pubblico Registro Automobilistico presso le varie agenzie ACI sparse su tutto il territorio nazionale, non dispongono di una precisa circolare per l’inserimento dei dati corretti, conformemente alle legge;

– anche il programma dei terminali, incluso il ‘cervellone’ (CED) di Roma non è aggiornato e quindi non è possibile ottenere l’ adeguamento alla legge neppure mediante l’ inserimento manuale dei dati;

– l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha preso contatti con le Prefetture italiane affinché si facessero garanti dell’applicazione della Legge 54 del 15 febbraio 1989:

– la stessa Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha sensibilizzato il Prefetto di Roma Serra, competente per territorio alla sede centrale della Motorizzazione, il quale ha provveduto a emanare la circolare 11675/gab del 22 febbraio diretta a tutti gli uffici pubblici della capitale;

– il prefetto di Verona Giovannucci è intervenuto in data 19 marzo sulla locale Motorizzazione Civile;

– a seguito di ulteriori segnalazioni relative ai disguidi presso la Motorizzazione, riportate sul periodico “Difesa Adriatica” del 6 luglio 2005, il viceprefetto di Roma Riccio in data 20 luglio è nuovamente intervenuto in merito, sollecitando le strutture pubbliche interessate alla diligente applicazione della Legge;

– l’Unione degli Istriani ha reso noto di essere intervenuta anche in relazione a un simile fenomeno verificatosi con le tesserine del Codice fiscale, dove, analogamente a quanto avviene con le carte di circolazione, accanto al nome italiano correttamente riportato del Comune di nascita, compare la scritta ”Jugoslavia”;

– in presenza del verificarsi di casi quali sopra riportati, il presidente dell’ Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, ha invitato gli esuli a rifiutare i documenti con l’indicazione dello Stato di nascita errato e a richiedere l’intervento un pubblico ufficiale per la stesura di un verbale;

– il permanere di un simile stato di mancata applicazione della Legge rappresenta, oltre che un oggettivo vulnus della legislazione dello Stato, anche una lesione della dignità degli esuli, un segno di scarsa considerazione delle ragioni che portarono all’esodo e delle sofferenze che molto spesso ne seguirono;

– se il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intenda svolgere un’accurata indagine volta ad appurare le cause di tale inaccettabile situazione;
– se, ove eventualmente chiarito che il problema risiede nei programmi dei terminali della Motorizzazione civile e del Pubblico Registro Automobilistico, gestito dall’ACI, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti reputi di intervenire urgentemente per porre termine al malfunzionamento della strumentazione elettronica che gestisce il rilascio di patenti e carte di circolazione, e con esso all’illecito di cui sono oggetto gli esuli;
– se i Ministro dell’Interno intenda parimenti attivarsi per risolvere il fenomeno che analogamente si verifica con le tesserine del Codice fiscale;

ROBERTO DAMIANI