La scomparsa di Marco Pirina

Con Marco Pirina scompare un ricercatore della verità ed un grande amico di Gorizia

Lunedì scorso nel suo buon ritiro di Dobbiaco moriva a 68 anni, stroncato da un infarto, Marco Pirina, uno dei più profondi conoscitori dei drammi del Confine orientale (ma non solo), delle foibe, delle vendette partigiane. Venticinque anni fa fondava l’Istituto di ricerche storiche “Silentes Loquimur”, punto di riferimenti per moltissimi ricercatori. Nell’ultimo quarto di secolo ha pubblicato una trentina di opere storiche, di ricerca, approfondimento. A Marco la definizione di storico andava certamente stretta. Egli, infatti, si è avvicinato alla storia non già per una generica passione verso ciò che costituisce il passato, bensì per la voglia, di cui non fu mai sazio, di conoscere la verità in ordine ad accadimenti di cui non si poteva parlare, veri e propri tabù, come le migliaia di vittime finite nelle foibe per mano titina, ma anche certe atrocità commesse dai partigiani comunisti, senza con ciò nulla togliere a quei tanti partigiani, di cui siamo orgogliosi, che hanno perso o rischiato la vita per difendere il suolo patrio.

 

La real politik aveva piegato la storiografia, ma non aveva spaventato Marco, il quale fu innanzi tutto un indagatore. Quando era ancora assai pericoloso farlo per la propria incolumità, egli varcava il confine con l’allora Jugoslavia per cercare i luoghi in cui migliaia di vittime vennero massacrate, intervistando i vecchi dei luoghi, ultimi testimoni di queste atrocità. Quanti pericoli attraversati, quante minacce di morte, quanti attacchi denigratori e diffamatori da chi non poteva permettersi che certe verità venissero a galla!

Marco era un vero e proprio detective, che cercava documenti in ogni archivio possibile ed impossibile, pubblico e privato, che si recava sui posti dei drammi macinando migliaia di chilometri. Mai approssimativo egli cercava riscontri incrociati di tutto ciò che pubblicava, sino ai suoi recenti cinque tomi in cui pubblicò i nomi di quasi 7.000 infoibati, riscontrati in crociando diverse fonti.

Ho cominciato a frequentare Marco Pirina venticinque anni fa, quando ero vice presidente dell’ANVGD al fianco del compianto Edo Apollonio, ed insieme a lui abbiamo portato a Gorizia le presentazioni di tutti i libri di Marco. Gli ultimi libri, presentati nello scorso febbraio, “Bombe”, in cui trovano dettagliata testimonianza tutti i bombardamenti subuti dal confine orientale nel secondo conflitto, inclusa Gorizia. Toccante anche quello meno recente su Norma Cossetto, che egli ha accompagnato a Gorizia lo scorso anno in occasione dell’intitolazione della Salita Cossetto nel quartiere della Campagnuzza.

L’ANVGD ed il mondo degli esuli, la Lega Nazionale di Gorizia e di Trieste lo ricorderanno con immensa gratitudine, coraggioso alfiere di patriottismo, amante di verità.

Un forte abbraccio alla sua cara moglie, nostra concittadina, che ha vissuto al suo fianco sempre, collaboratrice, moglie, amata compagna di vita.

Ciao Marco e grazie da tutti noi. Non ti scorderemo.