“LEGA NAZIONALE – 100 ANNI DI PROPAGANDA”:
SALA “UMBERTO VERUDA” DI PALAZZO COSTANZI
UNA INTERESSANTE MOSTRA DOCUMENTARIA.
300 PEZZI ORIGINALI, PROVENIENTI DALL’ARCHIVIO STORICO DEL SODALIZIO, DALL’I.R.C.I. E DA COLLEZIONISTI PRIVATI.
L’INIZIATIVA ILLUSTRATA DALL’ASSESSORE COMUNALE ALLA CULTURA MASSIMO GRECO, DAL PRESIDENTE DELLA LEGA NAZIONALE PAOLO SARDOS ALBERTINI E DAL CURATORE PIERO DELBELLO
L’esposizione, organizzata dalla stessa Lega Nazionale, dal Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura e dall’I.R.C.I., con il contributo della Fondazione CRTrieste, si propone di illustrare quanto “prodotto” dalla Lega Nazionale fin dal suo sorgere, per promuovere la sua azione. Allo scopo saranno esposti più di 300 pezzi originali, provenienti dall’archivio storico della Lega Nazionale, dall’I.R.C.I. e da collezionisti privati di Trieste, Gorizia, Trento, Rovereto e Venezia.
Ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione, nella stessa Sala “Veruda”, l’Assessore comunale alla Cultura Massimo Greco, nel sottolineare l’elevato interesse storico-culturale dell’iniziativa, in modo particolare per la storia della politica in queste terre nell’ultimo secolo, ha rilevato come “la grande messe di cartoline, manifesti, oggettistica di ogni tipo utilizzata appunto in “100 anni di propaganda” dalla Lega Nazionale, da Trento fino alla Dalmazia, passando per Gorizia, Trieste e Istria, stia a dimostrare con assoluta evidenza la totale “modernità” dell’azione posta in atto dal sodalizio patriottico fin dalla fine dell’800, con l’impiego di tecniche per allora del tutto inedite e mai prima sperimentate da altri soggetti politici, una sorta – ha detto Greco – di ‘marketing politico ante-litteram’! Che non mancò infatti – ancora Greco – di attrarre e coinvolgere – per l’ideazione ed esecuzione dei disegni, delle “invenzioni” artistiche, delle soluzioni grafiche utilizzate – i più importanti artisti italiani dell’epoca. Tra di loro, Guido Marussig, Ugo Flumiani, Argio Orell, Eugenio Scomparini, Guido Grimani. Non a caso alcuni anche Futuristi o vicini a questo movimento, valga per tutti il nome di Fortunato Depero, a Trento, nel mentre, in campo musicale, l’Inno della Lega Nazionale veniva gentilmente musicato e inviato al sodalizio “quale contributo per l’adesione” da Ruggero Leoncavallo !”
“In ogni caso – ha concluso l’Assessore alla Cultura, con un’osservazione che ha visto del tutto concordi gli altri due partecipanti alla conferenza di presentazione, il Presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini e Piero Delbello, curatore della mostra assieme ad Athos Pericin – adunando attorno a questa “impresa” politica e culturale i più innovatori tra gli artisti del tempo.”
Analoghe considerazioni sono state quindi svolte anche dal Presidente Sardos Albertini che, dopo aver ringraziato Comune, IRCI e Fondazione CRTrieste per i fondamentali apporti all’organizzazione della mostra, ha ribadito come “Se si ripercorresse la storia del secolo appena trascorso e si cercasse di indagare il campo della propaganda, difficilmente si troverebbe un sodalizio, un’istituzione, un organismo, con compiti prettamente sociali, che abbia prodotto di più, per promuovere la propria azione, di quanto abbia fatto la Lega Nazionale.”
“Sorta con compiti di difesa della lingua italiana nei territori italofoni dell’impero austro-ungarico (il Trentino, Trieste e la Venezia Giulia con l’area goriziana e il Friuli austriaco, l’Istria e la Dalmazia), la Lega Nazionale – spiega Sardos – vede la luce nel 1891, sulle ceneri della disciolta Società Pro Patria, e da subito “attiva” i metodi più “normali”, ma parimenti imprevedibili per un movimento politico-culturale di quell’epoca, per diffondere la propria immagine e il messaggio del sodalizio: come le famose “cartoline della Lega Nazionale”, nuovo, facile ed economico strumento postale di comunicazione, ma nel contempo, in questo caso anche di penetrazione e propaganda.”
“Così come gli altri veicoli di propaganda usati dalla Lega Nazionale – e tutti presenti “in originale” nella mostra al Costanzi -: il manifesto, gli erinofili (o con termine improprio “francobolli” chiudilettera), i tesserini illustrati e gli altri “gadgets”, come i bicchieri, i distintivi, le medagliette, le placchette ricordo, persino i fiammiferi e le candele “targate” LN.”
“Gadgets” – ha osservato in proposito il curatore Piero Delbello – che però, con una profonda, radicale differenza da quelli distribuiti oggigiorno a scopo pubblicitario, non venivano dati mai gratuitamente. E ciò soprattutto per significare la necessità di un impegno profondo da parte dei sostenitori, non solo “morale” ma anche materialmente concreto, pur nei ridotti limiti di una piccola offerta.”
“Meditando sulla mostra “Lega Nazionale – 100 anni di propaganda” – ha ancora affermato il Presidente Paolo Sardos Albertini – sembra quasi di trovarsi di fronte a una sorta di logica gramsciana (e siamo alla fine del diciannovesimo secolo!) finalizzata ad “occupare” in modo organico e articolato tutta la realtà sociale cui ci si rivolge, al fine di realizzare – attraverso tali strumenti di presenza, di “propaganda” – l’egemonia sulla stessa.”
Al termine, mentre l’Assessore Greco ha osservato come “quella della Lega Nazionale sia un’azione che a tutt’oggi non può considerarsi esaurita, e una delle testimonianze in merito è proprio la proficua collaborazione tra LN e Comune di Trieste per la efficace gestione del Centro di Documentazione alla Foiba di Basovizza, che continua a far registrare un altissimo numero di visitatori (quest’anno circa 90 mila, dal 1 gennaio a oggi)”, dal canto suo Paolo Sardos Albertini ha concluso dichiarando come anche la Lega Nazionale consideri l’importanza della prosecuzione odierna del suo compito. “E ciò – ha detto – a cominciare da un prossimo “ritorno” della Lega Nazionale in uno dei suoi primi, “storici” campi d’azione: il mondo della scuola, per il quale saranno predisposti sia uno specifico volume storico – già impostato – sia una nuova attività di doposcuola, iniziative che saranno entrambe prossimamente presentate.
Il progetto e l’allestimento della mostra “Lega Nazionale – 100 anni di propaganda” è stato curato da Athos Pericin e Piero Delbello, con la collaborazione di Elisabetta Pross, Bruna Pompei, Aldo Secco, Renzo Pulin; l’assunzione delle immagini è di Flavio Portolan. Due le pubblicazioni curate per l’occasione: l’omonima “Lega Nazionale – 100 anni di propaganda” e “Lega Nazionale: Asili Scuole Ricreatori – repertorio iconografico”, a cura di Piero Delbello.
L’esposizione rimarrà aperta – come detto – fino al 6 settembre e sarà visitabile ogni giorno, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, festivi compresi, con ingresso libero.
(comunicato del Comune di Trieste – Ufficio stampa)