Sabato 23 maggio ancora a Corgnale

Un pullman di esuli si recherà sabato 23 maggio a Corgnale per l’omaggio ai caduti senza alcun vessillo o bandiera, congiuntamente ad una rappresentanza ufficiale del Comune di Trieste composta dai capigruppo di tutti i partiti ed a numerosi consiglieri comunali e regionali locali e di fuori regione, mentre nei prossimi giorni il presidente Lacota invierà un dossier circostanziato circa i processi del 1947 per gli infoibamenti del ’43 al prof. Dežman ed al Governo Sloveno.

Presentato oggi in Palazzo Tonello il programma della commemorazione alla Foiba Golobivnica
Lacota: “Completiamo la commemorazione dei martiri delle foibe uccisi a Corgnale
Partecipa una delegazione ufficiale del Comune di Trieste

Stamattina nella Sala del Consiglio di Palazzo Tonello è stato presentato il programma della commemorazione sulla Foiba Golobivnica di domani sabato 23 maggio.

L’Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio, dopo la brutta esperienza del 28 febbraio scorso – quando una comitiva di esuli intenta a rendere omaggio alle vittime era stata respinta da un gruppo di esagitati travestiti da partigiani titini – intende portare a compimento la commemorazione dei martiri infoibati nella Golobivnica nel ’43 ed a fine guerra.

Nel corso della conferenza stampa, il presidente Massimiliano Lacota ha fatto riferimento agli studi del prof. Mitija Ferenc ed agli atti ufficiali della commissione governativa per le sepolture di guerra, di cui è presidente il Direttore del Museo di Storia Contemporanea di Lubiana dott. Jože Dežman, che menzionano esplicitamente la Golobivnica quale foiba in cui giacciono i resti mortali di italiani, sloveni, tedeschi e persino polacchi, ora sepolti da parecchi metri cubi di immondizia e rifiuti industriali gettati indiscriminatamente nella cavità, per lunghi anni usata come raccoglitore di immondizie.

Lacota, che si è recentemente incontrato a Lubiana proprio con Dežman per alcuni progetti di recupero ed inumazione delle salme della Golobivnica, ha ribadito come ogni passo sia stato fatto dagli esuli istriani per evitare fraintendimenti o azioni provocatorie. “Una delegazione dell’Unione degli Istriani ha aderito ad un incontro a Capodistria con una rappresentanza della organizzazione slovena Civilna Iniciativa za Primorsko, guidata dalla prof.ssa serba Spomenka Hribar, che” ha ricordato Lacota “è la vicepresidente della commissione del Governo sloveno per lo scoprimento e la segnalazione delle fosse comuni. Abbiamo accettato l’invito per un confronto sul caso Golobivnica ma il tutto si è risolto in un nulla di fatto poiché gli sloveni non hanno voluto ritrattare gli insulti e le accuse di neofascismo organizzato rivolte all’Unione degli Istriani, condizione minima per poter avviare un qualunque tipo di dialogo”.

Il presidente Lacota, poi, aveva invitato a Trieste i sindaci di Sesana e Divaccia, unitamente a quelli di San Dorligo della Valle e Monrupino e le autorità consolari italiane a Capodistria, per un incontro di concertazione sulla manifestazione di domani ma nessuno degli invitati, tranne il Console Generale Gambacurta, aveva inteso presenziare.

Un pullman di esuli si recherà domattina a Corgnale per l’omaggio ai caduti senza alcun vessillo o bandiera, congiuntamente ad una rappresentanza ufficiale del Comune di Trieste composta dai capigruppo di tutti i partiti ed a numerosi consiglieri comunali e regionali locali e di fuori regione, mentre nei prossimi giorni il presidente Lacota invierà un dossier circostanziato circa i processi del 1947 per gli infoibamenti del ’43 al prof. Dežman ed al Governo Sloveno.

L’organizzazione anche stavolta ha regolarmente richiesto le opportune autorizzazioni ma le autorità di polizia slovene hanno risposto con una comunicazione ufficiale scritta che esplica come non sia necessaria alcuna autorizzazione in caso di una semplice commemorazione.

UNIONE DEGLI ISTRIANI

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