Dante e D'Annunzio all'IRCI: dal 1 aprile al 15 maggio, tutti i giorni, 10:30-12:30 e 16:30-18:30. Cosa vi aspetta? Vi aspettano una valanga di chicche e di primizie. Sentite qua.
Dante: apprezzeremo e osserveremo l'iconografia dantesca tra fine Ottocento e primo Novecento a Trieste, in Istria, a Fiume e in Dalmazia; valuteremo così, assieme, cosa significava l'adozione delle immagini di Dante e in che senso potevano essere leali alla propaganda irredentista e alla causa italiana, in genere.
Come circolavano queste immagini? Si trattava di cartoline, manifesti e stampe, pubblicate da varie istituzioni, in primis la Lega Nazionale. Artisti, i massimi illustratori giuliani, per lo più di sentimenti italiani e comprovata fede: da Giuseppe Barison a Glauco Cambon, da Giuseppe Sigon ad Argio Orell, a Giannino Marchig, a Vito Timmel… sino a Carlo Sbisà.
D'Annunzio: pensavate fosse stato detto, scritto e immaginato tutto sui giorni della Reggenza del Carnaro, nel bene e nel male? Sbagliato: scoprirete fotografie (parecchie sono inedite) tratte dall'album di un giovanissimo volontario fiumano, Virgilio Lockmer, mitragliere, parte della “Compagna dei Volontari Giuliani” del valoroso patriota Ercole Miani. Sono immagini di momenti goliardici e di manifestazioni, di bagni di folla, di pura quotidianità fiumana d'antan: sono il “dietro le quinte” di tutta una serie di eventi decisivi.
Per entrambe le mostre, "Dante Irredentista" e "D'Annunzio e Fiume. Dall'album del mitragliere Lockmer", sono stati previsti dei bei cataloghi illustrati e a colori; a stamparli, l'ottima Mosetti. Per ogni ulteriore notizia, contattateci a irci@iol.it