È l’onorevole Luca Ciriani, Capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato della Repubblica, a denunciare al Presidente della Camera il comportamento del professore dell’Istituto nautico di Trieste, il quale, di sua spontanea iniziativa e senza autorizzazione alcuna, ha distribuito lunedì 15 aprile un volantino “molto volgare e triviale” atto a screditare e deridere il valore e la storia del film “Red Land – Rosso Istria”, la cui proiezione, riservata agli istituti superiori triestini, sarebbe iniziata da lì a poco in un cinema del viale cittadino.
Proprio il ruolo di docente, spiega l’on. Ciriani, rende ancora più grave l’episodio della distribuzione di tale foglio, la cui citazione non riporteremo per rispetto a chi è stato vittima e a chi mantiene vivo il ricordo della tragedia narrata. “Vorrei dirlo in maniera molto franca, Presidente, e mi assumo la responsabilità: questo professore è indegno di rimanere un professore della scuola italiana. Non si tratta di libertà di educazione e libertà di pensiero [come peraltro rivendicato da Cobas Scuola che in una nota ha difeso l’insegnante spiegando l’episodio come “il diritto a dissentire al pensiero unico e alle narrazioni pseudostoriche imposte dalle istituzioni” n.d.a.], si tratta di capire se una persona è adeguata al ruolo di educatore: questa persona evidentemente non lo è.” Incalza l’onorevole: “Due mesi fa a Basovizza, di fronte alla Foiba che raccoglie migliaia e migliaia di cittadini italiani di ogni fede politica infoibati solo perché italiani, tutte le forze politiche presenti – ed erano presenti tutte le forze politiche – hanno detto Mai più morti di serie A e di serie B, mai più negazionismo, mai più giustificazioni alla tragedia del confine orientale, ma c’è qualcuno che non si arrende, e non si arrende di fronte a nulla, neanche di fronte al dolore, al sangue, alle lacrime dei morti, dei loro parenti e dei loro discendenti. Non si ferma neppure di fronte alla tragedia di una povera ragazza ventenne – continua, ricordando il martirio di Norma Cossetto – che fu rapita, torturata, stuprata e infine gettata ancora viva nella foiba”.
Proprio riprendendo il discorso dei morti di serie A e di serie B e del silenzio delle istituzioni, il Capogruppo di Fratelli d’Italia chiede al Senato: “Cosa sarebbe successo se un volantino del genere fosse stato distribuito a margine della proiezione di un film dedicato alla Shoah o alle vittime del terrorismo? Presidente, questo signore doveva scegliere se fare il professore, e quindi l’educatore, oppure diventare un miserabile propagandista di odio. Io credo abbia scelto la sua strada e pertanto invito il ministro a cacciarlo dalla scuola italiana”.