DELITTO KLINGER: SENTENZA DI ERGASTOLO PER ALEXANDER BONICH

“25 years to life in prison” è la quantificazione della pena seguita alla condanna d’inizio mese a carico di Alexander Bonich, il quale uccise lo storico William Klinger in un parco newyorkese il 31 gennaio 2015 (qui la ricostruzione dei fatti e la sentenza di colpevolezza). Tradotta nei nostri termini, la sentenza è di ergastolo, salva ammissione alla libertà condizionale della quale il condannato potrebbe godere, presenti tutti i presupposti affinché gli venga concessa, quando abbia scontato almeno 25 anni di pena.

Inoltre, Bonich dovrà dare alla famiglia Klinger, il quale ha lasciato moglie e due figlioletti, 85.000$ di risarcimento.

Il giudice Kenneth Holder, che ha presieduto l’udienza nel tribunale di New York, ha ritenuto opportuno comminare la condanna più severa possibile per l’efferato delitto ai danni dello studioso e ha ripercorso quanto accaduto nel parco definendo Bonich un «killer a sangue freddo» e «un assassino internazionale diabolico».

«Non penso nella mia carriera di aver incontrato un omicida più calcolatore e manipolativo», ha dichiarato da parte sua il viceprocuratore distrettuale Andrea Medina, riferendosi anche alle centinaia di lettere inviate da Bonich, anche alla vedova Klinger, per convincere della sua innocenza. A tal proposito, il giudice ha sottolineato come la mente perversa di Bonich l’abbia reso autore di una sorta di sceneggiatura volta a scagionarlo, tentativo non andato a buon fine dato che l’ultimo capitolo di questa trama è stata scritta dalla Corte Suprema della contea di Queens, che l’ha ritenuto colpevole.

Il viceprocuratore ha evidenziato come Bonich abbia abusato del sogno americano, facendo pensare di avere la chiave per permettere a Klinger l’accesso alla propria realizzazione professionale, e come la richiesta della massima pena sia dovuta sia per la crudeltà ed efferratezza del delitto sia per l’indole di Bonich, che si presentava come amico celando il suo vero animo «pericoloso, subdolo e calcolatore».

La difesa di Bonich, rappresentato dall’avvocato Michael Anastasiou, ha anticipato che sarà presentato appello: «Il signor Bonich rimane innocente».