VENERDI’ 27 MARZO, ALLE ORE 17.00, IN LARGO 27 MARZO, A GORIZIA, SI TERRA’ LA
CERIMONIA IN RICORDO DELLE GRANDI MANIFESTAZIONI DI PIAZZA DEL ’46.
ALLE ORE 17,30, PRESSO LA SALA CONFERENZE FONDAZIONE CARIGO – VIA CARDUCCI 2, CI SARA’ IL
RICORDO DEL MARZO 1946 E DEGLI APPROFONDIMENTI -RIVELAZIONI INEDITE SULLE FOIBE.
Il Comune e la Lega Nazionale di Gorizia saranno presenti anche quest’anno in Largo 27 marzo per
ricordare, come tradizione, le grandi manifestazioni di piazza del 26 e 27 marzo 1946.
In quei giorni i cittadini fluirono nelle vie e piazze per affermare l’identità italiana di Gorizia davanti
alla Commissione interalleata giunta a Gorizia per definire i confini tra Italia e Jugoslavia.
Gorizia esplose di tricolore: uomini e donne con coccarde rosse bianche e verdi e balconi delle case
con la bandiera italiana.
Nella circostanza fu decisivo l’apporto dell’Associazione Giovanile Italiana e della Lega Nazionale.
Proprio per ricordare questi accadimenti è stato intitolato il Largo 27 Marzo, che congiunge le vie Oberdan e Mameli, dietro il Palazzo dell’Inps.
Proprio sotto la targa affissa alla colonna d’angolo Via Oberdan – Largo 27 Marzo verrà deposto un omaggio floreale venerdì 27 marzo prossimo alle ore 17.00 nel corso di una breve cerimonia.
Seguirà alle ore 17,30 presso la sala conferenze della Fondazione Carigo un secondo evento organizzato dalla Lega Nazionale di Gorizia con il contributo ed il patrocinio del Comune di Gorizia.
Il Presidente della Lega Nazionale di Gorizia ed il Vicepresidente Guido Mondolfo ricorderanno le grandi manifestazioni di piazza del 26 e 27 Marzo e, dopo il saluto del Sindaco di Gorizia, verrà introdotta la conferenza sulle foibe con il Dott. Emanuele Piloni che farà un inquadramento storico ed i Presidenti della Lega Nazionale di Trieste e Gorizia Avv. Paolo Sardos Albertini e Luca Urizio che approfondiranno l’argomento con rivelazioni e documenti inediti.
In programma anche un intervento testimonianza del Comandante dell’Associazione Nazionale
Carabinieri di Gorizia, Cav. Giovanni Guarini.