Il 14 luglio 1914 doveva celebrarsi a Parenzo , il XIV Congresso della Lega Nazionale. In considerazione del drammatico precipitare degli eventi in Europa, esso venne sospeso.
Con orgoglio il Sodalizio vedeva la numerosa schiera di giovani, sorretti dalle idealità che aveva saputo infondere negli anni precedenti, correre per arruolarsi nell’esercito italiano e combattere per la Redenzione della loro terra natale.
Di questi, molti non tornarono più alla propria dimora ma si immolarono sui campi di battaglia, iscrivendo i loro nomi di eroi nelle pagine dell’Albo della Gloria (2808 Volontari dalle Terre Irredente).
L’ultimo atto del Congresso Centrale, nel 1915, fu l’erogazione di un contributo di 10.000 corone, quanto era liquidamente disponibile, a favore dell’arruolamento dei Volontari Irredenti.
E se è pur vero che a Trieste, nella notte del 23 maggio 1915, veniva data alle fiamme la sede de “Il Piccolo”, non può essere dimenticata la devastazione che, in questa città, si abbattè anche sulla Lega. Vennero presi di mira la sede di via Nuova (ora via Mazzini) e il Ricreatorio di San Giacomo(ora dedicato a “Riccardo Pitteri”) , invasi ed incendiati; venne imposto lo scioglimento del Sodalizio, furono chiusi d’autorità tutti gli istituti e alcuni di essi vennero anche dati alle fiamme, venne sequestrato tutto il patrimonio dato in amministrazione ad un commissario dell’Imperial Regio Governo.
Tutta la sostanza liquida fu investita nel periodo bellico in “Prestito di guerra austriaco”; non miglior sorte toccò ai maestri ed a quanti, in vari modi, avevano collaborato con il Sodalizio: furono privati di ogni mezzo di sostentamento, perseguitati e, in molti casi, relegati nei campi di concentramento, fossero essi dirigenti o semplici soci.
Il solo fatto di essere in possesso della tessera della Lega Nazionale bastava per essere qualificato “politicamente sospetto”.
L’atto di scioglimento della Lega Nazionale , da parte della Luogotenenza di Polizia, porta la data del 16 giugno 1915 con il numero di posizione 1153/15, mentre con successiva disposizione del 6 luglio, viene incaricato , quale curatore, il dott. Carlo Enenkel, per tutto il patrimonio che si riferisce alla Sezione Adriatica, con sede a Trieste in via Maria Teresa 6 (già via Nuova, oggi via Mazzini).
Per la Sezione Tridentina e per la Sezione Dalmata, vennero nominati altri curatori designati dalle autorità amministrative di competenza.
( da “In Vedetta Operosa” di Aldo Secco, Lega Nazionale 1991)